Chiuso il cantiere pilota, avviato nel maggio del 2014, lo staff della Domus Aurea ha presentato la parcella iniziale del nuovo giardino sostenibile: ottocento dei sedicimila metri quadrati complessivi. Il bacino di drenaggio realizzato, il primo dei ventidue previsti, è dotato delle tecnologie necessarie per la protezione definitiva del monumento sottostante. Se la scienza non intervenisse e lasciasse carta bianca alla natura, il capolavoro degli architetti neroniani cederebbe presto all’invasività delle radici degli alberi e alla mole della terra che preme sulle sue volte. Le acque piovane continuerebbero a percolare, favorite dal terreno sabbioso che ricopre la terrazza costruita da...