Il lavoro cinematografico di Kevin Jerome Everson si offre come un punto d’intersezione fra diverse discipline espressive. Situandosi fra la performance e l’arte figurativa, l’antropologia e la documentazione sociale, il suo corpus filmico sfida naturalmente la tradizionale definizione di documentario. Del documentario Everson conserva solo l’approccio osservazionale e una forte attenzione nei confronti della durata del tempo che il regista mette in scena attraverso un approccio derivato da una fortissima attenzione nei confronti della performance. Quest’ultima, pur alimentata dalle tensioni che hanno attraversato le avanguardie statunitensi a partire dalla fine degli anni Sessanta in poi, è l’elemento, comune a tutti...