In una cripta-discarica, tra lumini, sacchi della spazzatura e lattine riciclate, viene riesumato Pulcinella. Destato dal sonno, si produce in un cunto amaro e incalzante. Su un ritmo misto tra tammorriata e break dance, racconta una storia in versi freestyle. La Campania Felix – ex «terra di lavoro» – oggi è un pozzo di veleni interrati e bruciati, luogo d’arrivo di bastimenti di manodopera da sfruttare e ammazzare, madre matrigna da cui fuggire, dove niente succede e tutto tace, nell’immobilità e nell’indolenza generale. Pulcinella nel 2023 ha una barba lunga e una giacca sdrucita; si muove a scatti e parla...