Il pallone ecosostenibile. Che investe sulle nuove fonti di energia per gravare meno sull’ambiente. Strutture in legno, impianti fotovoltaici, pannelli solari. Rinnovabili, energia a impatto zero, per proteggere il suolo, mari, foreste, qualità dell’aria. Qualche giorno fa la notizia del Bayern Monaco e Real Madrid che scendevano in campo rispettivamente in Bundesliga e Liga con maglie dal materiale ricavato dalla lavorazione della spazzatura presente negli oceani. Un gesto collettivo per la salvaguardia del mare, filati e fibre di plastica recuperati dalle acque sulle coste della Maldive.

Per una casacca di Robert Lewandowski o Manuel Neuer, utilizzate 28 bottiglie di plastica. E le maglie speciali sono state indossate anche dal Real Madrid al Santiago Bernabeu, nell’ultimo turno di Liga, contro il Leganes. Un filone ripreso dai Mondiali sudafricani, con Brasile e Olanda contro nei quarti di finale con maglie in poliestere, ricavate da migliaia di bottiglie destinate alla discarica. Ma un pensiero per l’ambiente, contro lo sfruttamento delle solite fonti di energia, non è arrivato solo dai colossi del pallone. In Inghilterra, una piccola squadra (quinta serie, National League), il Forest Green Rovers, realizzerà uno stadio da cinquemila posti in legno. Costo, 100 milioni di sterline, con minima emissione di carbonio, a impatto zero sull’ambiente. E lo stesso club inglese nel recente passato si era segnalato per essere il primo a imporre un menù vegano nelle partite casalinghe, rimuovendo carne, pesce e anche il latte di mucca, ma anche ripensando l’impianto attuale, il New Lawn, con un prato organico, pannelli solari sul tetto e all’esterno un habitat per la fauna selvatica. Un tipo di politica diffusasi anche nel resto d’Europa, con la Germania avanti a tutti con lo stadio del Friburgo, il primo al mondo da metà anni 90 a essere alimentato da pannelli solari.

Mentre all’Amsterdam Arena, la moderna casa dell’Ajax, sono stati piazzati oltre quattromila pannelli fotovoltaici, 930 megawattora l’anno, l’equivalente del consumo annuale di 270 famiglie, evitando l’emissione di 430 tonnellate di CO2. Mentre in Brasile, in occasione dei Mondiali di due anni fa oltre seimila pannelli fotovoltaici sono stati sistemati sul tetto dei Mineirazo di Belo Horizonte. Invece al Maracanà, uno dei templi del calcio mondiale, si è puntato sul concetto di ecosostenibilità, con fotovoltaico e riciclo delle acque, per il risparmio energetico. Negli Stati uniti che illuminano il Superbowl, la finale del campionato di football Nfl, con illuminazione Led, anche i club della Major Soccer League puntano sulle rinnovabili ma è in Italia il più grande tetto fotovoltaico al servizio dello sport, oltre 13 mila pannelli sul tetto del Bentegodi di Verona.