Regista «autosufficiente» e personalissimo, Paul Vecchiali partendo dalla grande tradizione del cinema francese d’anteguerra, ha esplorato e si è fatto contaminare, fin dai suoi esordi nei primi anni ’60, da melodramma,teatro,pornografia, noir, commedia musicale. Cinema da sempre laterale, mai appartenuto a nessun movimento della storia del cinema, ma non per questo marginale o disinteressato, con il fil rouge limpido e pulsante di una purezza stilistica di rara poesia, del ricordo costante delle lezione del cinema degli attori, del dialogo, di un volume di corpi che aspirano alla felicità. E di cuori vulnerabili che deambulano la notte alla ricerca di una...