Non si sa se indignarsi di più per un ministro dell’Interno che giudica la Libia è un posto «sicuro» per gli esseri umani che ne scappano rischiando la vita dopo avervi patito torture orribili, o per la sicumera con cui Di Maio e Crimi avversano una esperienza preziosa per la democrazia come Radio Radicale (e altre forme di informazione indipendente). Ovviamente il cinismo sulla vita e la morte di persone fatte oggetto di propaganda politica è una cosa peggiore. Ma c’è qualcosa di insopportabile anche in questo inneggiare al «mercato» nel caso dell’informazione (che mera merce non dovrebbe essere, e...