Marieke ten Berge & Eva Moraal abitano vicino al «polder», quegli appezzamenti di terra tipici dei Paesi Bassi «rubati» all’acqua. E così, per sfatare un mito – la penuria di abitanti di quei luoghi – hanno deciso di ribaltare la narrazione corrente, raccontando invece l’affollamento di specie adattate al territorio. Incontri non inconsueti, quotidiani, che hanno finito per popolare le bellissime pagine dell’«album» Tra mare e terra delle due autrici (testo Moraal, illustrazioni ten Berge, edizioni Clicy, pp. euro 25)

Il racconto di ogni vita (trentacinque) procede così narrando storie di amori, cuccioli, ricerca di cibo, lotta con i propri predatori. Parlano gli animali dei polder olandesi svelando un mondo parallelo al nostro: lo fanno in prima persona, esternando loro emozioni, accadimenti, esperienze da condividere. Sono soprattutto uccelli – la Spatola bianca, l’avocetta, la pittima reale, il chiurlo – ma ci sono anche altre specie come l’arvicola acquatica o il tritone crestato. Il tutto è poi corredato da un scheda più scientifica che rintraccia la «biografia» di ogni esemplare.

Un altro luogo denso di sorprese è la campagna: è qui che va Antonio con i suoi genitori a trovare la zia Violetta per passare una giornata di relax tutti insieme. L’albo Antonio va in campagna, pubblicato da Storiedichi edizioni, delle tedesche Xóchil A. Schültz e Nele Palmtag (pp. 32, euro 15, 90) è un inno alla spensieratezza e allo stupore che provoca la natura, liberando mente e corpo. È scritto in rima e i disegni sono pervasi da una minuziosa cura artigianale: sono stati realizzati con matite colorate e collage, come il fogliame degli alberi nato dall’uso di alcuni stampini fatti a mano. L’autrice dei versi ha affermato di essere molto legata a questo libro poiché «mi rimanda alla bellezza incontaminata del paesaggio che mi è stato di ispirazione». Della stessa casa editrice – indipendente, venuta alla luce nel gennaio del 2023, sede a Venezia, si dedica soprattutto a temi ambientali – si trova in libreria un altro mini-capolavoro: un classico della illustratrice inglese Bernadette Watts (81 anni, vive e disegna nel Kent) come Il piccolo giardiniere (scritto da Gerda Marie Scheidl, pp. 32, euro 14,90). Apparso per NordSüd Verlag nel 1985, da allora ha attraversato decenni e accompagnato generazioni, racconta la vita brulicante di un prato, tra rose selvatiche, erbacce, cespugli di sambuco e usignoli. Al centro della storia, c’è una margherita molto immalinconita perché il giardino del vicino è perfetto rispetto al suo «paese verde» natìo, ma una volta trasferitasi le cose non andranno proprio come aveva creduto.

Infine, chiude la trilogia delle proposte Il frutto squisito (Storiedichi, pp. 36, euro 16,20) di una coppia di autori: Alberto Benevelli e Loretta Serofilli. Stavolta a cimentarsi con un desiderio da esaudire è la scimmietta Gioia (che molto somiglia a Zizù di Munari). Dovrà liberarsi metaforicamente (e fisicamente) di molte zavorre) per raggiungere saltellante e felice il suo scopo.

Iperborea, per la sua collana dedicata ai più piccoli, punta sull’amicizia e gli incontri «magici» intrisi di humour. Una coda per Nisse (pp. 32, euro 16) della svedese Eva Jacobson, anche pittrice e scultrice, parla di identità attraverso la simbolica coda perduta e di restituzioni d’affetto in una comunità che condivide gli spazi dell’esistenza (il bosco).

Un incontro meraviglioso è pure quello che finisce per legare attraverso i ricordi e le peripezie di percorsi difficili il lupo e il ragazzo dal nome Africa che ogni giorno si presenta davanti al recinto dello zoo dove è rinchiuso l’animale, fissandolo. L’occhio del lupo interpretato da Mathieu Sapin, tratto dal romanzo di Daniel Pennac che ha compiuto 40 anni, e adattato in graphic novel con la supervisione dell’autore stesso (Gallucci, collana Balloon, pp. 86, euro 19,90) narra i risvolti emozionanti di un’empatia di sguardi, tra occhi chiusi e miracolose guarigioni quando riaffiorano infanzie e memorie sepolte dal tempo. È così, attraverso una connessione fatta di silenzi e concentrazione, che il bambino e il predatore ritrovano un senso esistenziale, facendosi compagnia attraverso i loro fantasmi.

Il 2024 è anche l’anno che celebra il centenario della nascita di Bulat Okudzava, considerato il padre della canzone d’autore russa. Caissa Italia porta nel nostro paese il suo unico albo scritto per l’infanzia: In cerca di fantastiche avventure, illustrato da Evgenij Antonenkov (pp. 72, euro 14,90) . Pubblicato agli inizi degli anni ‘70, il libro è scaturito dalla penna di Okudzava mentre si trovava a Jalta e scriveva a suo figlio di 5 anni raccontandogli di immaginifici mondi.

Voce libera rispetto al regime comunista, i suoi brani musicali furono diffusi in semiclandestinità trasformandolo nel cantore dei quartieri popolari di Mosca, della guerra e dei mutamenti epocali che interessarono l’Unione Sovietica negli anni ‘60 e ‘70.

 

 

Altri appunti di lettura

Lo scrittore olandese Marc Ter Horst, al suo esordio nella narrativa con Controcorrente (La Nuova Frontiera, pp.224, euro 16,90), presenta Nora: la protagonista è una ragazzina di dodici anni alle prese con il cambiamento climatico. Fin da piccola, ha partecipato suo malgrado alle manifestazioni per l’ambiente: i suoi genitori sono coinvolti nelle proteste. Stavolta, per l’estate vorrebbe pensare solo a divertirsi. Nel campo dove è finita, conoscerà Tim e sarà il momento per mettere a punto le proprie strategie di lotta. (a.d.g.)

Avventure nei cinque regni inaugura la collana «Portali» dedicata da Giunti al fantastico (pp. 304, euro 14). S.C. Alder affida la sua scrittura alle peripezie volanti (o meno) di Hermond, stalliere ma soprattutto aspirante Cavalcagrifoni che per raggiungere l’agognato mantello dovrà – inevitabilmente – superare grandi prove. Avventure di un mondo fatato dove si incontrano immaginario e amicizia perché a vincere non è mai una persona sola: così Hermod che sogna da sempre di volare incontrerà una maga goffa, un templare gigantesco, un elfo ladro, antipatico e suonatore di un liuto malconcio. Un tuffo nel fantastico necessario perché «nel futuro – spiega la maga pasticciona – la magia non esisterà più. Gli uomini si sosterranno solo grazie all’ingegno. Tecnologia, la chiamano». Alder, all’anagrafe Simone Calderoni, è nato a Roma nel 1993, è anche il cantante di un gruppo Heavy Metal: i Lady Reaper. (a.d.g.)

Con Il re dei mostri – la Grande Battaglia dei Senzacoda (pp. 208, euro 15,90) Loredana Lipperini racconta per Salani di quattro amiche, una sgangherata banda di mostri e una leggendaria colonia di felini magici. Le illustrazioni di Stefano Tambellini restituiscono tutto il mistero e l’inquietudine di chi cerca il punto di ingresso per altri mondi. A fare da guida, da eroi e da protagonisti, insieme ad un gruppo tutto femminile, sono dei gatti magici capaci di scacciare paure e sconfiggere le minacce che incombono su Valle Scura il primo giorno di scuola media di Ari (la stessa giovane protagonista che nel precedente «Il senzacoda» scopre il suo inatteso coraggio). Il romanzo di Lipperini è uno spettacolo di fuochi di artificio: a un colpo di scena segue uno scartamento imprevisto che costringe a leggere altro. Un libro che è un esercizio di immaginazione anche per chi legge. (lia tagliacozzo)