Questa volta sembra proprio quella buona e definitiva. Dopo una serie lunga e incredibile di colpi di scena e sentenze del Tar di Latina, il Consiglio di stato ha accolto il ricorso della Filcams Cgil per ridare il lavoro ai 700 lavoratori degli appalti delle pulizie nelle scuole di Frosinone e Latina che da oltre 18 mesi sono senza stipendio.
Il Consiglio di Stato, accogliendo le ragioni della Filcams Cgil che richiedeva un provvedimento urgente per le «eccezionali circostanze che ponevano a repentaglio l’occupazione di lavoratrici e lavoratori, che oltre a non percepire lo stipendio, rischiavano fino ad oggi di perdere concretamente il lavoro a causa della procedura di licenziamento collettivo avviata dalla Ma.Ca. – con incontro fissato in Regione Lazio a giorni – ha capovolto la decisione del 21 marzo del Tar del Lazio – sezione distaccata di Latina – con la quale l’azienda aveva ottenuto la sospensione del cambio appalto.
«È un’ordinanza storica, un risultato insperato: ora si proceda immediatamente al cambio appalto mettendo davvero fine all’odissea delle 700 lavoratrici e dei lavoratori coinvolti», commenta la Filcams.
La Ma.Ca. era l’azienda capofila dell’Associazione temporanea di imprese (Ati) uscente dal Lotto 5 della convenzione Consip Scuole – l’appalto unico per le pulizie in tutte le scuole nazionali – che con il suo ricorso dell’8 marzo aveva interrotto le procedure di cambio di appalto deciso dal ministero dell’Istruzione, «permettendo ad aziende pesantemente inadempienti, di rimanere sull’appalto».
«Tale condizione – ha evidenziato la Filcams Cgil – esponeva le lavoratrici e i lavoratori ad un gravissimo rischio di perdita del reddito e del posto, nonché la perdita del diritto a passare alle dipendenze di una nuova società in un successivo cambio di appalto in danno sia agli addetti, sia alle scuole e vanificando anni di lotta».
Avuta la notizia lavoratrici e lavoratori hanno esultato, fiduciosi che finalmente si possa scrivere la parola «fine» alla loro odissea.