I suoi lavori testimoniano la parabola, all’interno del partito bolscevico, di una eresia antileninista. A portala avanti era Aleksandr Bogdanov che, con i suoi scritti, toglieva potenza al treno piombato dell’ossessione rivoluzionaria. Lenin ha sempre mostrato nei confronti di questo personaggio una insofferenza quasi infantile, arrabbiandosi troppo per aver perso a scacchi contro di lui all’inizio della sinuosa via Krupp. Reagì al testo filosofico Empiriomonismo asserendo che Bogdanov non era da considerare un marxista. Troppo audace, troppo libera la sua visione del comunismo. E per questo inautentica. Un giudizio che determinò l’emarginazione prima, la scomunica in seguito all’esperimento educativo della...