Delle sei acqueforti tirate da Cinzia De Matteo nell’ottobre del 2019 che Aniello Scotto ha concepito per il Poemetto della luna ubriaca di Tommaso Di Francesco, la prima orna la copertina della impeccabile edizione accolta nella collana i ‘Sulphurèi’ de Il Laboratorio di Nola. È una immagine del pencolare, del vacillare. Qualcosa pende, appesa o tenuta (piuttosto non ancora lasciata cadere: Si sta come/d’autunno/sugli alberi/le foglie: Ungaretti, nel bosco di Courton, nel luglio del 1918). Come tra le dita tenere il lembo d’una stoffa leggera, un ritaglio, una toppa avanzata, e lasciarla oscillare al vento notturno che si è appena...