C’è un tempo quasi sospeso nelle caldi estati lungo il Trebbia, a Bobbio, la campagna vicino a Piacenza. Forse perché risucchiato nel rito di una provincia rassicurante da cui lasciarsi cullare, come nelle acque fresche del fiume dove i ragazzi e le ragazze si tuffano, gridano, giocano, guardano i loro corpi crescere anno dopo anno, scoprono la sensualità e anche, almeno qualcuno, i lampi di una possibile ribellione. Lì si inseguono Sara e Giorgio, due fratelli, si amano e si odiano, si cercano e si evitano: lei continua a fuggire a Milano, sperando nella «grande occasione» della sua carriera d’attrice,...