Ama la provocazione Il Cile, curioso nome d’arte dietro cui si nasconde Lorenzo Cilembrini, classe 1981. L’artista aretino dopo un primo album che suonava come una dichiarazione d’intenti sin dal titolo Siamo morti a vent’anni nel 2012, per il suo ritorno gioca ancora e azzarda in latino con In Cile veritas (Universal). E per completare l’opera in copertina si fa immortalare sdraiato su una croce disegnata a gesso per terra. Magari con in mente Madonna di qualche stagione fa, anche se lei – noblesse oblige, si era fatta issare su una croce tutta tempestata di cristalli Swarovski… «Dopo il titolo...