Come sa qualsiasi studente di liceo, diceva Kant che c’erano solo due cose che riempivano il suo animo di «ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse», e una delle due era quello che oggi chiameremmo il cosmo. Ma gli occhi con cui il grande filosofo di Königsberg osservava il cielo stellato più di 200 anni fa erano senza dubbio assai diversi da quelli con cui lo osservano oggi gli astronomi e i cosmologi di tutto il mondo. QUESTA SETTIMANA è stata pubblicata una batteria di 26 articoli...