L’oscuramento di Donald Trump sui social media induce a interrogarci sul livello di potere delle grandi imprese del web e, più in generale, sull’evoluzione del capitalismo nella sua variante digitale. Molti hanno sottolineato il ritardo della decisione di rimuovere dal web il profilo del presidente americano. Il punto, semmai, è che si tratta di una decisione “politica” assunta da soggetti “economici” che non esitano di solito a dare spazio a contenuti di qualsivoglia natura. Si può dire, in realtà, che Twitter e le altre piattaforme sono state mosse dall’opportunismo politico. In primo luogo, per cercare di riparare al fatto che...