Vale la pena chiedersi perché la questione del romanzo sia ritenuta così centrale dagli storici della letteratura ancora oggi, quando il romanzo è così indefinibile, se non come contenitore multiuso. È stato una forma potente e lo è, oppure è stata una forma potente dell’Ottocento e di un tratto di Novecento? Se la produzione straripa inutilmente abbondante e spesso trascurabile, ridotta a pura organizzazione narrativa, scarsamente conoscitiva, è forse perché scrivere romanzi, siano letti o no, è sentita ancora come la via più breve a potersi definire scrittori, con conseguente autorità a produrre opinioni le più varie su cronaca politica...