Ci sono 132 sindaci di altrettanti comuni della Città metropolitana di Milano in attesa di una telefonata da parte di Letizia Moratti. Il motivo? Il coinvolgimento dei territori da loro amministrati nell’iniziativa dell’assessora lombarda al Welfare del camper vaccinale. Il mezzo, fornito da Areu (Agenzia Regionale Emergenza Urgenza), avrebbe il compito di spostarsi per raggiungere con più facilità gli over 60 che fino ad ora non hanno ricevuto la dose di vaccino. «Una iniziativa lodevolissima, – dice il sindaco di Bollate, Francesco Vassallo – ma limitata al milione e quattrocentomila abitanti della città di Milano. Sarebbe stato molto meglio consultarci e includerci».

Già, perché l’idea di Moratti riguarda solo la città amministrata da Beppe Sala e lascia fuori circa 1.800.000 persone dell’area metropolitana. «D’accordo con il sindaco e con i presidenti dei Municipi – aveva spiegato su Facebook l’assessora – in settimana organizzeremo questa campagna speciale nei quartieri della città attraverso l’impiego di camper di Areu e la somministrazione del vaccino monodose Janssen di Johnson & Johnson». Fuori dalla città, però, nessuno dei sindaci dell’area metropolitana era stato informato dell’iniziativa: «C’è stata una riunione, la conferenza dei sindaci con Ats, solo il 23 giugno e non si è parlato affatto di questo.

Lo abbiamo scoperto dai social. – precisa il sindaco di Cesano Boscone, Simone Negri – Mi viene da pensare che sia l’ennesima iniziativa spot di Regione Lombardia». O elettorale, si potrebbe aggiungere, viste le amministrative alle porte. «Solo annunci e zero programmazione com’è stato fin dall’inizio, d’altronde», continua Negri sottolineando la disomogeneità nei numeri delle somministrazioni in tutto il territorio regionale a testimoniare la scarsa pianificazione fuori dai grandi circuiti vaccinali.

L’iniziativa del camper, è stata pensata per i cittadini lombardi sopra i 60 anni e fino ai 69 – fascia d’età con il maggior numero di defezioni – che mancano ancora all’appello vaccinale: circa 280mila in tutta la regione. La platea di ultrasessantenni è composta da 1.240.919 persone. Di questi, il 75% ha ricevuto la prima dose, solo il 57% la doppia inoculazione o la monodose di Johnson & Johnson. Il camper potrebbe a raggiungere una buona parte degli «assenti» sfuggiti alla campagna comunicativa per i motivi più disparati: gap tecnologico, mancanza di fiducia verso il farmaco, distanza dal centro vaccinale. Non solo, potrebbe essere un valido strumento per contrastare l’incedere della variante Delta, che in Lombardia inizia a raggiungere numeri significativi. Per questo, la scorsa settimana, il camper aveva fatto tappa a Brescia, Mantova e Pavia.

I sindaci dell’hinterland milanese premono dunque per un maggiore coinvolgimento: «Anche noi dell’area metropolitana di Milano aspettiamo di essere contattati per avviare la medesima collaborazione, gli over 60 vivono anche nei territori ‘oltre Milano’ e anche in queste aree è presente la Delta. E immaginiamo che lo stesso trattamento sarà riservato a tutti i restanti 1505 comuni della regione», scrivono in un appello congiunto i primi cittadini del centrosinistra di Milano Metropolitana. «Il mio comune (San Donato milanese, ndr) ha una percentuale molto alta di vaccinati – ha spiegato Andrea Checchi – nonostante questo credo che l’idea del camper possa essere valida ma dovrebbe essere estesa a territori che hanno bisogno di essere raggiunti».