Quasi cinque anni fa, l’insurrezione popolare in Burkina Faso, culminata nelle giornate del 30 e 31 ottobre 2014, suscitava infinite speranze e cacciava dal potere e dal paese dopo 27 anni il presidente Blaise Compaoré, responsabile del colpo di Stato del 1987 nel quale Sankara fu assassinato e che sancì la fine di un’esperienza ante litteram. Oggi i burkinabè affrontano le eterne difficoltà ambientali ed economiche, ma anche minacce inedite al tempo della rivoluzione sankarista. Lo spiega da Ouagadougou Touwendinda Zongo, direttore di Mutations e vicesegretario del Comitato internazionale impegnato nel progetto di dedicare un memoriale alla figura di Sankara....