Conoscersi da sei decadi e ritrovarsi nuovamente assieme in sala di registrazione. Questo è quanto accaduto tra i due bluesmen, che nel 1964 sotto il nome della band che fondarono all’epoca, Rising Sons, erano già lì a tessere le trame della musica che portano nel cuore. Il duo, come francamente espresso nel titolo, si dedica appieno alla musica dei loro idoli. Èun piacere ascoltarli: stiamo parlando di una totale dedizione degli artisti di oggi a quelli di ieri, di cui rammentano i concerti visti in giovanissima età e che hanno loro cambiato la vita. A dare corpo alle loro incisioni, troviamo un efficace Joachim Cooder a basso e batteria. A dir poco ancestrale e lucente è la versione di I Shall Not Be Moved, sincopata e divertente è Hooray Hooray, decisamente agreste e solare Pick A Bale Of Cotton, mentre l’apertura My Baby Done Changed the Lock on the Door è potente e corale in modo impressionante. E con l’occasione, è una soddisfazione ascoltare Mahal dedicarsi quasi integralmente all’armonica di cui è grande interprete. È blues del Deep South che i nostri eroi conoscono alla perfezione e portano al vertice nella meno nota, ma bellissima,Cornbread, Peas, Black Molasses.