C’è una persona sulla quale convergono tutti i dubbi e le tensioni tra i parlamentari del Movimento 5 Stelle attorno alla percezione della loro pochissima influenza sulle scelte decisive del governo Draghi. Inevitabilmente, quella persona è Roberto Cingolani, il tecnico che Beppe Grillo volle alla transizione ecologica, il ministero che venne fatto passare per rivoluzionario e che i 5 Stelle salutarono come ulteriore segnale della loro capacità di imporre svolte alla politica tutta, con qualsiasi maggioranza. La chiamavano Rivoluzione Mite, giocando con l’acronimo del nuovo dicastero. Cingolani doveva esserne il protagonista, ma da qualche settimana i deputati della commissione ambiente...