All’inizio di Le terre de la folie, film del 2009, Luc Moullet dichiara alla macchina da presa: «Non sono una persona normale. Vivo sempre un po’ discostato dalla realtà». È solo l’inizio di un’indagine psicologica, geografica ed autobiografica che agli occhi della moglie – Antonietta Pizzorno, che compare e battibecca col marito alla fine del film – non è altro che un goffo tentativo di giustificare la sua personale follia: ipotesi alla quale il regista si oppone senza troppa convinzione. Moullet non è in Italia un autore noto quanto dovrebbe, e l’uscita di Mémoires d’une savonnette indocile, la sua autobiografia...