Il numero di nuovi positivi nelle carceri italiane, sia tra il personale che tra i detenuti, sale già da alcune settimane (nelle ultime due, il trend è segnato da un aumento del 35% dei casi). Ma con la contagiosità della variante Omicron, la situazione può diventare davvero problematica. Tanto più se, come denuncia il sindacato di polizia penitenziaria Uil Pa, «il decreto festività non se ne occupa affatto: niente green pass per utenza e visitatori, niente mascherine FFP2 obbligatorie; insomma, niente di niente».

Sottolinea il segretario Gennarino De Fazio che «il sovraffollamento continua a crescere e raggiunge punte del 194% a Brescia Canton Mombello, del 187% a Brindisi e del 165% a Busto Arsizio, solo per fornire alcuni dati. D’altro canto – spiega – è ovvio che i detenuti non possano costantemente indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie, non foss’altro per nutrirsi». In questo contesto, il personale di polizia penitenziaria è costretto a comperare di tasca propria le mascherine FFP2. Dispositivo di protezione che è imposto «un po’ ovunque nei luoghi chiusi, ma non nelle carceri». Il sindacalista auspica quindi che «l’Esecutivo, il Presidente Draghi e i Ministri Speranza e Cartabia ci ripensino e corrano immediatamente ai ripari».

Dispositivi di riduzione del rischio a parte, il problema del sovraffollamento andrebbe affrontato in modo vigoroso, soprattutto in questa fase. È quanto sostiene la radicale Rita Bernardini che ieri ha compiuto il suo 69esimo compleanno con 7 chili di meno rispetto a 22 giorni prima, quando ha cominciato uno sciopero della fame in sostegno alla lotta delle detenute del carcere torinese Le Vallette e per «l’approvazione delle proposte di Roberto Giachetti sulla liberazione anticipata speciale».