«Il riformismo ha presidiato politicamente e culturalmente la zona rossa» di Genova vent’anni fa, e per questo ha un «conto apertissimo» con quella vicenda e i suoi più generali e profondi significati. Un’affermazione di Nichi Vendola (Huffington post, 20 luglio) del tutto condivisibile. L’uso del termine «riformismo», sia pure in parte corretto da una precisazione («cosiddetto»), apre, invece, ad un’area di indeterminatezza che rischia di non farci comprendere una realtà sedimentata da un radicamento di lungo periodo. È tale realtà che non permette a quei «rifomisti», né oggi né in futuro, di chiudere un conto che non avvertono come tale....