Una mobilitazione nazionale contro il ricatto di Assodelivery che costringerà 20mila rider a sottoscrivere entro il 2 novembre il contratto pirata firmato dall’Ugl pur di non perdere il lavoro.
Venerdì 30 ottobre la rete RiderXiDiritti che riunisce lavoratori, Union e sindacati (Riders union Bologna, Deliverance Milano, Rider union Roma, Nidil Cgil di Firenze, Napoli e Palermo, Uiltucs) sciopera contro «l’accordo truffa siglato tra Assodelivery, l’associazione datoriale (Deliveroo, Uber, Glovo, Just Eat) e il sindacato di comodo Ugl che peggiora le condizioni mantenendo il cottimo e bloccando l’introduzione della paga oraria prevista dalla legge 128/2019 (che entrerà in vigore proprio da novembre, ndr), in linea il contratto nazionali del settore (logistica, ndr)».
Mentre aumentano le denunce per estorsione presentate in molte procure contro Deliveroo e Co dall’associazione di giuslavoristi Comma 2, lavoro è dignità, la posizione delle union è chiara: «Tutti i recessi (i cambi di contratto, ndr) sono illegittimi e ogni lavoratore può in ogni momento impugnare il contratto, sia che abbia deciso di firmare perché deve lavorare sia che non lo faccia e venga licenziato: in questo caso ha 60 giorni di tempo», spiega Deliverance Milano, avvertendo: «Con le aziende ci vediamo nelle aule dei tribunali».
Dai rider arriva poi un appello agli utenti al boicottaggio: «Invitiamo i clienti a solidarizzare con la nostra causa non usando i servizi di consegna a domicilio per tutta la giornata di venerdì 30».