I giudici del tribunale del riesame hanno revocato gli arresti domiciliari a Tiziano Renzi e alla moglie Laura Bovoli, arresti che erano stati disposti il 18 febbraio scorso nell’ambito di una inchiesta della procura fiorentina per bancarotta e fatturazioni per operazioni inesistenti, incentrata sul fallimento di alcune cooperative riferibili, secondo le accuse, proprio ai due coniugi. Anche l’imprenditore ligure Mariano Massone è tornato in libertà, ma dovrà rimanere a Campo Ligure nel genovese, con il divieto di allontanarsi da casa dalle 22 alle 6 del mattino. Le motivazioni del provvedimento, che ha anche disposto nei confronti dei coniugi Renzi la misura cautelare dell’interdizione dall’esercizio dell’attività imprenditoriale per otto mesi, saranno depositate entro trenta giorni.
“Esprimo una doppia soddisfazione – ha commentato il difensore dei coniugi Federico Bagattini – lo faccio da avvocato difensore, quindi dal punto di vista professionale, a cui si aggiunge poi il punto di vista umano”. Secondo l’avvocato Bagattini, “i giudici hanno ridimensionato il fatto e hanno affermato che era sufficiente la minima misura cautelare”. Dal canto suo Tiziano Renzi si fa sentire attraverso il social network: “Siamo felici per la libertà. Ma non ci basta: noi vogliamo dimostrare la nostra innocenza. E lotteremo per questo. Grazie a chi ci ha sostenuto in questi giorni durissimi”. Anche Matteo Renzi ha utilizzato il social network: “I miei genitori sono tornati in libertà. Il tribunale del riesame infatti ha annullato la decisione del gip, decisione che era parsa a molti, dal primo momento, abnorme e assurda. Da rappresentante delle istituzioni confermo, a maggior ragione oggi, la mia fiducia nella giustizia italiana. E’ proprio una bella giornata”.