Per settimane, l’ex presidente Mohammed Morsi è stato tratto in arresto senza un’accusa certa e in località segreta. Ora sono ben quattro i processi a suo carico, le ultime due incriminazioni sono state formulate questa settimana. L’accusa più vicina in ordine di tempo, è stata avanzata dal procuratore egiziano Hassan al Samir che ha accusato ieri Morsi di evasione dalla prigione di Wadi Natroun, a nord del Cairo. L’imputazione è stata formulata anche ad altre 129 persone, 68 delle quali apparterebbero al movimento palestinese Hamas. Tra gli accusati ci sarebbe anche il predicatore islamico Yussuf al Qaradawi.

Ma è solo l’ultimo procedimento contro l’ex presidente, deposto in seguito al colpo di stato dello scorso 3 luglio. Il terzo processo, in cui Morsi rischia la pena di morte, è stato avviato lo scorso mercoledì e riguarda accuse di spionaggio e cospirazione con organizzazioni terroristiche straniere. Secondo i giudici, Morsi avrebbe dato vita a un’alleanza con i movimenti palestinese Hamas e sciita libanese Hezbollah. La prossima settimana partirà invece il dibattimento per corruzione nella gestione politica dopo un anno al potere dei Fratelli musulmani. Mentre l’8 gennaio si aprirà la seconda udienza del processo in cui Morsi è accusato di aver incitato alla violenza contro i manifestanti negli scontri di Ittihadeya, quando lo scorso dicembre morirono 7 persone al Cairo.

L’evasione contestata ieri a Morsi riguarda la fuga dal carcere del 28 gennaio 2011 quando le forze di polizia sparirono dalle strade del Cairo e centinaia di detenuti invasero i quartieri popolari della città. Molti di loro erano ex esponenti della Fratellanza e salafiti che avevano passato anni in prigione prima di ottenere la libertà. Anche svariati criminali vennero liberati dal carcere quella notte e, in accordo con uomini del dissolto Partito nazionale democratico, hanno continuato per mesi a perpetrare azioni di piccola criminalità, innescando la necessità del ritorno alla stabilita.

Samir ha definito l’evasione di quella notte come il «crimine terroristico più pericoloso che il paese abbia mai visto». Il procuratore ha riferito anche della detenzione di tre poliziotti, arrestati al Cairo e condotti nella Striscia di Gaza. L’episodio, secondo i giudici, sarebbe collegato alla fuga dell’ex presidente Morsi dal carcere. Varie indagini sono state aperte in merito dalla polizia.

Il rappresentate regionale di Human Rights Watch, Sarah Leah Whiston ha definito le accuse «assolutamente fantasiose». «Il governo vuole sterminare i Fratelli musulmani come gruppo di opposizione politica», prosegue la nota. Il sito della Fratellanza Ikwanonline e il governo in esilio a Parigi hanno definito le accuse «ridicole e fabbricate da una magistratura alleata dei militari golpisti». Dalla sede di Londra della confraternita si definisce l’imputazione come «l’ultima della serie di crimini perpetrati dai militari dopo il golpe contro il popolo egiziano». Anche il Segretario alla Difesa Chuck Hagel si è detto preoccupato per le accuse contro Morsi. Parlando al telefono con il suo omologo egiziano il generale Abdel Fattah Sisi, Hagel ha anche criticato il raid dello scorso mercoledì contro il Centro egiziano per i diritti economici e sociali (Eccesr), sostenuto dall’ex candidato comunista alle elezioni Khaled Ali.

Va avanti il processo per la dissoluzione del partito Libertà e giustizia, movimento politico della Fratellanza, insieme al movimento salafita Nour (che si è espresso a favore della nuova Costituzione voluta dai militari). L’accusa in questo caso è di formazione di partiti basati sulla «religione contro la legge e la nuova Costituzione».

Infine, la polizia egiziana ha arrestato al Cairo gli ultimi due consiglieri per la politica Estera dell’ex presidente egiziano Mohamed Morsi, ancora latitanti: Essam al-Haddad e Ayman Ali. I due sono stati prelevati nella casa in cui si nascondevano a Heliopolis. Amnesty International ha duramente criticato la detenzione di uomini vicini a Morsi, cinque dei quali sarebbero in uno stato di «sparizione forzosa» dallo scorso 3 luglio.