Si fa un gran parlare, ormai da anni, di fuga, ritorno, riscoperta della campagna. La figura del contadino, per i cittadini in cerca di sensazioni bucoliche, è divenuta quasi mitologica. Ma la consapevolezza di cosa significhi lavorare nei campi, nelle stalle, negli orti, rimane molto bassa. Di ritorno da una gita dove ha portato i figli a vedere le mucche fuori dal computer e dalle pantomime di Linea Verde, il cittadino si limiterà ad ammonire la prole «Quello del contadino è un lavoro duro».

Per comprendere cosa abbia significato davvero, durante una buona porzione del ’900, il rapporto tra l’uomo e la terra, l’Archivio del Lavoro CGIL di Milano, la Federbraccianti e l’Archivio storico Same hanno allestito la mostra «I lavori del cibo», negli spazi del Museo del Risorgimento, 02/88464177/64173, fino al 29 marzo. Il materiale, fotografie e documenti inediti, è stato diviso in cinque filoni tematici: i mestieri della terra, la vita quotidiana nelle campagne, il confronto con il resto del mondo, la modernizzazione dell’agricoltura, le lotte sindacali per il riconoscimento dei diritti.

Visto l’argomento, la scelta dei posti dove fare un boccone nel giorno dedicato alla mostra privilegia la regionalità. In ordine geografico apriamo con La crota piemunteisa. Crota si traduce con «cantina», quella in oggetto è in via Gian Giacoma Mora 9, 028395992. Tradizione nei piatti, non certo nell’atmosfera cinematografica e rockettara del locale. Anche l’oste poco possiede dell’agreste cordialità sabauda. Si mangiano gustosi gnocchi, lasagne, trippa, cotoletta alla milanese (inevitabile tributo) e altri secondi. Vino onesto, nulla di più, conto sui 25 euro. In via Orti 17 c’è la Bettola di Piero, 0255184947, posto semplice e amichevole come la titolare Monica. Lombardia quasi a tutto campo: ossobuco, risotto al salto, raviolacci al brasato, salumi, formaggi, tiramisù della casa. Buoni vini, conto sui 35 euro a cena, 15 a pranzo. Di stampo emiliano romagnolo il menu de Il piacentino, via Corio 8, 025461792, Porta Romana. Con 30 euro, e anche qualcosa di meno non abboffandosi, avrete sulla tavola lo gnocco fritto imbottito di squisiti salumi, i tortelli, le classiche tagliatelle, gli arrosti con la polenta accanto. Alcune proposte, le torte di verdure ad esempio, saranno gradite ai vegetariani. Scendiamo in Puglia ed entriamo nel piccolo Breri Puglia Bistrot, via Pontaccio 5, 0236737385. Piatti veraci in una zona chic, e per di più a prezzi onesti, 15 euro a pranzo, circa 30 a cena.

Citazione speciale per i panzerotti in svariate versioni, poi tiella, focaccia barese e altre focacce, polpette, parmigiana. Resta spazio per tornare a Milano con la Trattoria Madonnina, via Gentilino 6, 0289409089, pergolato in un vecchio cortile quando il tempo si fa bello. Mangerete ravioli, tortellini, risotto giallo, ossobuco, cassoeula, bollito con salsa verde. Nella carta dei vini 150 etichette a prezzi molto corretti, 30 euro il conto, Nota bene: tutti i locali citati sono chiusi la domenica.

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