Un nuovo disco degli Stones è sempre un evento anche quando si tratta dell’ennesima raccolta. Questo The very best of sembra seguire il discorso avviato da Blue & Lonesome, radici e show-biz, e contemporaneamente preannuncia sia, anche qui l’ennesimo, tour (non appena Jagger si riprenderà dal delicato intervento al cuore) e poi un vero e proprio nuovo disco di inediti. Basta osservare il packaging grafico delle varie versioni in cd e doppio lp. Il brand della «linguaccia» è sempre il medesimo. Tuttavia, va sottolineato il fatto che ogni singolo «stone» sia riuscito a ritagliarsi dignitose carriere soliste e attività parallele. Di certo in un’ottica retrospettiva piuttosto che ascoltare i dischi di Jagger o Charlie Watts sarebbe meglio «scoprire» i quadri di Ron Wood e, tra gli ex, gli scatti fotografici di Bill Wyman. Mentre sono le prove di Richards oggi ad essere pienamente rivalutate. La selezione è da like e da pollice verso: da Brown Sugar a Start me up, passando per Angie e arrivando alla vituperata Undercover (of the night), incrociando Emotional Rescue e Doom and Gloom (solo la presenza di Noomi Rapace nel clip nobilita il pezzo). Effervescenti sono le ospitate live di Ed Sheeran e dei Foo Fighters nelle tracce «bonus».
I gioielli di casa Stones: 1971-2016
Note sparse. Il 19 aprile esce un nuovo - doppio - best delle pietre rotolanti. Nella versione deluxe anche molti inediti dal vivo

The Rolling Stones - foto di Kevin Westenberg
Note sparse. Il 19 aprile esce un nuovo - doppio - best delle pietre rotolanti. Nella versione deluxe anche molti inediti dal vivo
Pubblicato 4 anni faEdizione del 17 aprile 2019
Pubblicato 4 anni faEdizione del 17 aprile 2019