Anche nel giorno delle elezioni il carcere si conferma un’istituzione dove i diritti sono sempre a rischio. Il numero di detenuti che ha chiesto di poter votare in alcuni penitenziari, per esempio a Roma, è stato superiore rispetto al passato, ma solo raramente c’è stata un’”affluenza” record, a causa delle limitazioni imposte dalle leggi penali e dalla complicata procedura delle operazioni di voto in cella. A riferirlo sono stati i Garanti delle persone detenute – comunali, metropolitani, provinciali e regionali – che ieri sono entrati in circa 30 dei 190 istituti penitenziari per monitorare le operazioni di voto. Ma nelle...