«Non chiudete Radio Radicale, la nostra voce». A chiederlo con forza sono i detenuti dell’Úcciardone, il carcere di Palermo che venerdì ha ricevuto la visita di Rita Bernardini (giunta al 27° giorno di digiuno) e di altri esponenti del Prntt. Sì, perché quando il 21 maggio prossimo scadrà la convenzione dell’emittente con il Mise per la trasmissione delle sedute parlamentari, se il governo giallo-bruno non troverà la «soluzione» annunciata dal ministro Di Maio, la «voce di tutte le voci» sarà costretta al silenzio. Stop al servizio pubblico che fornisce da 43 anni e fine di una lunga serie di battaglie...