In principio è il protagonista di un romanzo scritto da un maestro del crime come Michael Connelly e poi ne arrivano altri sedici, venduti in 50 milioni di copie in tutto il mondo. Chiaro che le vicende del «detective» Harry Bosch fossero destinate a diventare una serie – la più importante (e fortunata) prodotta finora dagli Amazon Studios. Giunta alla quarta stagione – ma ne è già stata autorizzata una quinta, è un legal drama intrigante e curato nei dettagli. Forte di una sceneggiatura che mescola noir e privato scritta da Eric Overmeyer può contare su un cast guidato da Titus Welliwer (Bosch) che interpreta il detective della squadra omicidi costretto a lottare, soprattutto nell’ultima stagione, contro i demoni del suo passato. A scegliere l’attore come protagonista lo stesso Connelly: «Avevo visto un episodio di uno show- Touch – dove Titus interpretava un militare. Il modo in cui riusciva a rendere il suo disagio interiore mi ha subito convinto: Bosch era lui!». Al centro dei nuovi dieci episodi l’assassinio di un avvocato alla vigilia di un processo nel quale avrebbe dovuto salvaguardare i diritti civili contro gli abusi di alcuni esponenti della polizia di Los Angeles. A indagare è chiamato Harry Bosch, impegnato in una corsa contro il tempo prima che nella città esploda la rivolta.