I dem perdono pezzi, lascia la presidente
Democrack «Lascio la presidenza regionale di un partito che non sento mio. Lascio un partito che ha mutato la propria pelle. Lascio una militanza seria e convinta perché spazi di militanza, […]
Democrack «Lascio la presidenza regionale di un partito che non sento mio. Lascio un partito che ha mutato la propria pelle. Lascio una militanza seria e convinta perché spazi di militanza, […]
«Lascio la presidenza regionale di un partito che non sento mio. Lascio un partito che ha mutato la propria pelle. Lascio una militanza seria e convinta perché spazi di militanza, in questo Pd, non ne vedo più». Annarita Lemma, presidente del Pd pugliese, lascia il suo partito. «La strada intrapresa dal Pd non è la mia strada», scrive nella lettera di dimissioni. «Non è quella di chi il Pd lo ha fondato pensando ad una grande aggregazione di centrosinistra. Troppe ormai le scelte di governo, mai discusse e condivise con i livelli dirigenti territoriali, che mi vedono apertamente dissentire: scuola, jobs act, riforma del senato, legge elettorale. Tutto ciò a fronte di una maggioranza parlamentare che vede il Pd sempre più garantito da componenti di centrodestra organiche o in puntuale sostegno all’azione legislativa di un governo nato in barba a qualsiasi minima regola di rappresentanza democratica». Ultimo strappo, per Lemma, la libertà di coscienza sull’arresto del senatore Ncd Azzolini: «La richiesta di arresto era stata già avallata già in commissione dopo l’analisi dei documenti», la libertà di coscienza sarebbe «l’ultima contraddizione con il mandato elettorale che ci ha visti votare e far votare il Pd alle ultime politiche».
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