Il Movimento 5 Stelle torna oggi in piazza a Roma, alle 14 a piazza Santi Apostoli, per esprimere sostegno al taglio dei vitalizi, messo a rischio al senato dalla commissione chiamata a decidere sui ricorsi. «La nostra manifestazione non ha niente a che fare con il governo», dice il reggente grillino Vito Crimi per sfilarsi dalle tensioni che gravano sull’esecutivo.

È vero solo in parte, perché l’appuntamento all’origine doveva servire più genericamene a difendere e rilanciare i provvedimenti sostenuti dal M5S in questi 20 mesi al governo, a rivendicare i risultati ottenuti prima con la Lega e poi col Pd, lanciare l’allarme sul rischio che questi venissero cancellati e sostenere la linea «terzista» propugnata dall’ex capo politico Luigi Di Maio in vista degli Stati generali (a proposito dei quali Crimi ha convocato una riunione alla camera per martedì prossimo).

Anche per questo motivo alcuni dei 5 Stelle vicini al ministro degli esteri, come Manlio Di Stefano, contrappongono l’evento di oggi a quello del giorno successivo convocato dalle sardine per chiedere l’abolizione dei decreti sicurezza. «Sono il nulla che avanza», attacca Di Stefano. Crimi cerca di raffreddare la polemica con toni salomonici: «Tutte le piazze sono da rispettare».

È il primo evento pubblico del nuovo corso, l’inizio del tentativo di risalire la china che prende le mosse da una rivendicazione identitaria e da un ritorno alle origini. La manifestazione darà origine alla conta dei presenti e degli assenti, costringerà a soppesare le parole degli interventi e sarà difficile coniugare lo spirito unitario con mettere le differenze di prospettiva emerse negli ultimi mesi. A fare da padrona di casa sul palco ci sarà Paola Taverna, che non nasconde i toni barricaderi e intima: «Preparate l’elmetto». Dovrebbe esserci anche il ministro della giustizia Alfonso Bonafede. È previsto un intervento di Di Maio. C’è attesa anche per quello della sindaca di Roma Virginia Raggi, che sta lavorando per la sua ricandidatura anche contro una parte del M5S.