A New York il 18, 19 e 20 Luglio si svolge HOPE, acronimo di Hackers On Planet Earth, tre giorni di conferenze su tema dell’hacking, della privacy e della sicurezza. HOPE, nata nel 1994, tenendosi biannualmente, è quest anno alla sua decima edizione, e si svolge, come da tradizione, all’Hotel Pennsylvania, nel cuore di Manhattan, di fronte al Madison Square Garden e a due passi dall’Empire State Building.

Due piani dell’albergo sono occupati da migliaia di hacker da tutto il mondo che si riuniscono per sperimentare insieme, condividere saperi e confrontarsi.

Nel corso delle varie edizioni da HOPE sono passati le figure più influenti nel panorama del mondo hacker, da i nomi storici di Capitan Crunch e Phiber Optik a Kevin Mitnik fino alle nuove figure di hacktivist e street journalist come Tim Pool e Jraffa che nell’edizione del 2012 hanno spiegato linguaggio e tecnica dello streaming video così come l’avevano codificato e usato con occupy Wall Street.

La terza edizione, quella del 2000, ha visto come ospite, nonostante non sia propriamente un esperto di tecnologia, il cantante punk rock Jello Biafra. La sua presenza segna l’unione delle due comunità, quella degli attivisti e quella hacker, in seguito Jello Biafra è stato spesso ospite sia alla trasmissione radiofonica di Off The Hook che di altre edizioni di HOPE. Il tema centrale di HOPE è sempre stato quello della sicurezza e della difesa della privacy, ma un altro tema importante è stato quello dell’ingegneria sociale di cui Emmanuel Goldstein fa un esperimento pubblico che è sempre uno degli appuntamenti più attesi e seguiti della conferenza. Con ingegneria sociale si intende l’insieme di tecniche di interazione volte alla manipolazione o all’ottenimento di informazioni utili. Nell’arco delle varie edizioni Goldstein attraverso una telefonata ha dimostrato come per bucare un sistema possa bastare l’interazione personale, come quando ha convinto un dipendente di MacDonalds che fosse il caso di spegnere l’aria condizionata in un’afosa giornata di Luglio o quando è riuscito a superare il blocco che la compagnia telefonica aveva messo alle linee usate dalla conferenza proprio per evitare che si compiesse l’esperimento di ingegneria sociale e Goldstein ha deciso di chiamare proprio loro. Questi esperimenti dimostrano anche che l’hacking è un atteggiamento mentale che non è riferito esclusivamente all’utilizzo di un computer, così come il tema di libertà di utilizzo si estende alla libertà di espressione e di divulgazione, da qui tutti gli interventi contro i DRM e il copyrigt. Sul tema del copyright e diritto di diffusione la regista Nina Paley, autrice del film di animazione Sita Sing the Blues ha fatto un intervento nel 2010 raccontando la storia del suo film distribuito sotto licenza creative commons e delle sue battaglie legali per poter utilizzare delle musiche del 1920 solo apparentemente scoperte da copyright ma che, una volta utilizzate, avevano rivelato tutta una serie di restrizioni in nome del diritto d’autore, come ”il diritto di sincronizzare le registrazioni con le immagini”