Il movimento pro-democrazia di Hong Kong sopravvive nonostante la stretta di Pechino sull’autonomia della città. In parte grazie alle infaticabili comunità in esilio, soprattutto a Taipei e Londra, dove si organizzano periodiche manifestazioni davanti all’ambasciata cinese. In parte nelle altre grandi mobilitazioni antigovernative di questi mesi: le tattiche del movimento anti-estradizione hanno raggiunto Thailandia, Bielorussia, ma anche gli USA. A Portland, i manifestanti hanno imparato, da video girati ad Hong Kong, come usare i coni stradali per coprire e neutralizzare i fumogeni lanciati dalla polizia. Sia a Seattle che a Washington i manifestanti si sono muniti di ombrelli, simbolo del...