La «presa» per due giorni dell’aeroporto internazionale di Hong Kong da parte dei manifestanti ha acuito la problematicità di quanto sta accadendo nell’ex colonia britannica. L’azione è stata giustificata come una sorta di ultima spiaggia dagli stessi protagonisti, che sono però incorsi in errori che in parte complicano la loro legittima lotta. Il quadro attuale è il seguente: chi protesta ha dimostrato di poter reggere una mobilitazione che dura ormai da giorni. Per quanto «orizzontali e senza leader» i manifestanti hanno mostrato un’ottima organizzazione capace di coordinare le tante istanze anti-cinesi che hanno unito le centinaia di migliaia di persone...