Massimo Olivieri e Mimmo Mignano domenica notte sono saliti sulla gru del cantiere della metro di piazza Municipio, a Napoli. Mignano l’aveva già fatto nel 2015, da lavoratore Fiat licenziato. Vinta la causa di reintegro nel 2016, tre giorni fa c’è tornato in solidarietà con Massimo. A 30 metri da terra, la pelle spaccata dal sole, le vertigini che rendono impossibile stare in piedi, da ieri hanno cominciato lo sciopero della sete. Olivieri e altri tre colleghi, Aniello, Alfredo e Vincenzo, lavoravano in Fata Logistic System, si occupavano dello smistamento della componentistica dell’Ansaldo di Napoli. Entrambe le società erano controllate...