Nella seconda metà degli anni Sessanta, in Messico, l’editore Rafael Giménez e il critico Emmanuel Carballo ebbero la brillante idea di invitare alcuni giovani e promettenti autori a comporre le loro autobiografie, per un libro diventato memorabile, Nuevos escritores mexicanos del siglo XX presentados por sí mismos. Gli autori erano pressoché sconosciuti, con poche pubblicazioni – o con nessuna, come nel caso di Carlos Monsiváis – e tra loro c’erano Salvador Elizondo, Sergio Pitol e Juan García Ponce. La provocazione consisteva non solo nell’incarico in sé ma anche nel fatto che gli autori avevano un’età biografica al di sotto dei...