Minacce di morte e insulti contro i politici. Anche questa volta il «metodo Grillo» ha funzionato alla perfezione. Il leader del M5S ha postato sulla sua pagina facebook un video in cui due parlamentari, Titti Di Salvo di Sel e Andrea Romano di Scelta civica, chiedono di poter accelerare i lavori della Camera in modo da permettere ai deputati di trascorrere le feste con la famiglia. «Avevano paura che il M5S li facesse lavorare durante le feste. Guardate come reagiscono questi parlamentari pagati dai cittadini», ha commentato l’ex comico soffiando sul fuoco.

Operazione fin troppo facile, visti gli umori che di solito animano i militanti pentastellati che seguono le sue invettive. «Dovete bruciare vivi», «Distruggeteli» è stato infatti il tenore delle decine di post arrivati a commento del video. Come quello di Livio V., che ha sfogato la sua rabbia scrivendo: «Brutte teste di cazzo io ho dovuto lavorare a Natale e lavorerò per l’ultimo dell’anno per pagare queste fottute tasse che avete messo voi e vi lamentate? Mi auguro che scoppi qualcosa e vedrete come implorerete pietà, ma ci sarà solo un colpo in fronte, brutti bastardi».

Di fronte a tanta violenza, Grillo come al solito tace. Chi non sta zitto sono invece i partiti e i deputati presi di mira. Sel fa sapere di voler denunciare l’ex comico: «In democrazia e in un Paese libero la lotta politica non si fa né con le minacce, con gli insulti, le menzogne», spiega una nota del partito di Vendola. Più ironico il commento di Andrea Romano: «Vedo che Beppe Grillo e i suoi seguaci mi augurano la morte. Sarà il clima natalizio?», scherza il deputato di Sc. Che poi ricorda come anche i deputati del M5S non siano proprio degli stakanovisti: «Meglio che Grillo, o chi per lui, si metta d’accordo con i suoi deputati: erano molto d’accordo nel sospendere i lavori per Natale», ha ricordato Romano.

Intanto Grillo e Berlusconi dimostrano di avere sempre più obiettivi comuni. In particolare se si tratta di attaccare Giorgio Napolitano. Ieri nel mirino dell’ex comico è finito il tradizionale discorso di fine anno, «l’ultimo» secondo Grillo convinto che a gennaio scatterà l’impeachment contro il capo dello Stato. Senza aspettare l’anno prossimo, però, stavolta Grillo punta direttamente a boicottare le parole del capo dello Stato, annunciando un suo personale discorso agli italiani. Appuntamento alle 20,30 del 31 dicembre sul suo blog e sulla «Cosa», la web tv dei Cinque stelle. «Non perdere questo appuntamento. Avvisa tutti i tuoi parenti e amici. In alto i cuori!», ha scritto sul suo blog.

L’iniziativa segue il boicottaggio che sempre del discorso di Napolitano metterà in atto Forza Italia. L’idea questa volta è venuta all’ex parlamentare Giuseppe Moles, che ha invitato a spegnere la tv durante l’intervento del capo dello Stato e a esporre il tricolore alla finestra. Idea alla quale hanno aderito tutti i forzisti, per una volta lasciati liberi di scegliere da Silvio Berlusconi. E la stessa cosa faranno i parlamentar della Lega, a ulteriore dimostrazione di quali siano gli alleati preferiti da Grillo.