Grillo non ha limiti nelle uscite di cattivo gusto. I settimanali popolari lo raccontano in giro per spiagge, ma lui non rinuncia al post di giornata. Ieri per criticare il presidente del Consiglio ha inventato il pupazzo «ebolino», ispirato al minaccioso virus che tante vittime sta facendo nel mondo. Il pupazzo ha la faccia di Renzi «per ragioni di contiguità con l’originale ebetino», l’altro nomignolo insultante con il quale il capo dei 5 stelle si è lungamente rivolto al segretario del Pd. Con queste premesse, difficile addentrarsi nella critica politica di Grillo a Renzi, che se pure c’è va cercata a fatica tra le volgarità. «Il pupazzetto che richiama in modo impressionante Renzie si può trovare anche nelle sedi del Pd, di Forza Italia e in tutte le feste dell’Unità in offerta sconto per salvare il glorioso e omonimo giornale vissuto per anni alle spalle dei finanziamenti pubblici», si sforza di far ridere l’ex comico. Che poi si butta sul grossolano classico: «L’ebolino assomiglia alla malaria all’inizio, i sintomi sono simili: febbre alta e diarrea. Poi, però il decorso è rapido, doloroso e mortale con emoraggie (scritto con due g!) interne ed esterne». E chi dal Pd ha pensato che valesse la pena replicare, ha dato a Grillo del «leader disperato».