«Gravity», film d’apertura della scorsa Mostra del cinema di Venezia, è in testa alle nomination per i Bafta, l’equivalente dell’Oscar britannico, considerato una prova generale per gli Oscar. Il film di Cuaron è presente in undici categorie tra cui miglior regista, migliore attrice, Sandra Bullock, e miglior film. A una nomination di distanza segue «12 Years a Slave» di Steve McQueen, anche questo tra i titoli favoriti nella corsa alla statuetta, che ha ottenuto 10 nomination tra cui regia e migliore attore protagonista, Chiwetel Ejiofor che nella stessa categoria gareggia con Bruce Dern («Nebraska»), Tom Hanks («Captain Phillips»), Christian Bale («American Hustle»), Leonardo DiCaprio («The Wolf of Wall Street»). 10 nomination anche al film di David O’ Russell (in gara per la migliore regia) «American Hustle» ancora nelle nostre sale, tra cui oltre a Bale, all’ attrice, Amy Adams, e agli attori non protagonisti, Bradley Cooper e Jennifer Lawrence.

La rosa dei cinque migliori registi vede in gara anche Paul Greengrass («Captain Phillips») e Martin Scorsese («The Wolf Of Wall Street»). Nella categoria migliore attrice troviamo poi Cate Blanchett magnifica in «Blue Jasmine», Judi Dench («Philomena»), Emma Thompson («Saving Mr Banks»)

«La grande bellezza» di Paolo Sorrentino è entrato nella cinquina dei migliori film stranieri insieme a «La vita di Adele» di Kechiche (Léa Seydoux è nominata tra i migliori attori emergenti votati dal pubblico), «The Act of killing» di Joshua Oppenheimer (anche tra i documentari), «Wadjda» di Haifaa Al-Mansour, «Metro Manila» di Sean Ellis. Completamente ignorata (lo sottolineano gli stessi giornali inglesi) la perfomance solitaria di Redford in «All is lost».

Nella categoria dei debutti (riservata a scrittori, registi, produttori britannici) i film scozzesi low budget: «For Those in Peril» e «Shell». E ancora: «Good Vibrations», «Saving Mr. Banks», «Kelly + Victor».

La cerimonia di premiazione si svolgerà il prossimo 16 febbario, alla Royal Opera House di Londra.