Una bugia cambia la vita. Muta lo scorrere delle cose e lo modifica in modo impercettibile o eclatante. La dimensione del cambiamento dipende da chi sia a dirla, ad ascoltarla, ad esserne testimone o complice. A volte ne vale la pena, altre no ma chi le dice è comunque un bugiardo o una Bugiarda, come recita il titolo dell’ultimo libro di Ayelet Gundar-Goshen, uscito per la casa editrice Giuntina, con la traduzione di Raffaella Scardi (pp. 260, euro 17). Dopo Svegliare i leoni e Un notte soltanto, Markovitch – entrambi pubblicati in Italia da Giuntina – la trentasettenne scrittrice israeliana...