A quasi un mese dagli arresti per caporalato di due manager di Grafica Veneta, a Padova la lotta dei lavoratori pachistani sfruttati va avanti, nonostante l’incredibile retromarcia dell’azienda che non ha ascoltato nemmeno la richiesta di papa Bergoglio e degli scrittori i cui libri vengono stampati dal colosso della tipografia al centro dell’indagine per sfruttamento del lavoro, rifiutatasi di assumere i lavatori in appalto – almeno 24 – , picchiati e non pagati.
Ieri Fiom Cgil e Adl Cobas hanno tenuto una conferenza stampa per dare conto della vertenza e annunciare nuove iniziative di mobilitazione.
La prima richiesta dei sindacati è al Prefetto di Padova per riconvocare il tavolo fallito la scorsa settimana per il niet dell’avvocato di Grafica Veneta ad assumere i lavoratori in appalto. La seconda notizia sono le cause legali per riconoscere ai lavoratori il salario non pagato e una copertura per chi era completamente in nero e ora non ha neanche diritto agli ammortizzatori sociali, facendo pressione anche sui due comuni di Trebaseleghe e Loreggia dove vivono e hanno lavorato questi lavoratori perché si attivino in loro aiuto in termini sociali e di welfare.
La terza notizia è la più innovativa. Dando seguito alla mobilitazione degli scrittori – da Maurizio Maggiani a Massimo Carlotto – Fiom e AdlCobas annunciano «a partire dalla prossima settimana un presidio fisso davanti alla sede di Grafica Veneta con la presenza degli scrittori stessi e con i lavoratori per ricordare all’azienda che le organizzazioni sindacali non cederanno di un passo fino ad arrivare a una risoluzione di questa vertenza che porti finalmente giustizia. Inoltre, saranno avviate “azioni di sensibilizzazione che coinvolgeranno intellettuali, scrittori, scrittrici, politici/che, esponenti del mondo cattolico e laico per sostenere la causa.
Luca Dall’Agnol di Adl Cobas ha esordito: «Dobbiamo discutere seriamente del futuro dei lavoratori della Bm Service, l’azienda non può far finta di non saper nulla e far finta di non avere una responsabilità morale».
«Questa vertenza – rilancia il segretario della Fiom Padova Loris Scarpa – è fra le più gravi che abbiamo affrontato, parla di aziende che non vogliono riconoscere le proprie responsabilità e di un sistema industriale malato e distruttivo. Noi non abbiamo intenzione di ignorare la situazione e faremo in modo che nessuno giri le spalle di fronte a questa realtà e a questi lavoratori. Vogliamo liberare la cultura dalla logica dello sfruttamento. Il presidio – continua Scarpa – dovrà diventare l’occasione per raccogliere intellettuali e scrittori, tutte le persone che hanno dimostrato di voler dire basta a questo sistema intollerabile».
«Anche la Regione Veneto dovrebbe fare la sua parte – ha dichiarato il consigliere d’opposizione Elena Ostanel – aumentare i fondi per la sicurezza sul lavoro, definire regole e criteri in tema di appalti del lavoro».
Grafica Veneta, Fiom e Adl Cobas: sarà battaglia
Caporalato nel Padovano. Annunciato un presidio anche di scrittori sotto la sede del colosso della tipografia coinvolto nell'inchiesta per sfruttamento del lavoro

Il presidio sotto la sede di Grafica Veneta
Caporalato nel Padovano. Annunciato un presidio anche di scrittori sotto la sede del colosso della tipografia coinvolto nell'inchiesta per sfruttamento del lavoro
Pubblicato 2 anni faEdizione del 25 agosto 2021
Pubblicato 2 anni faEdizione del 25 agosto 2021