Sarà «civica, progressista ed ecologista» la lista che si va componendo nelle Marche, frutto di un grande accordo tra Articolo Uno e i fuoriusciti dal Movimento Cinque Stelle. Il progetto era nell’aria già da un po’, ma soltanto nelle ultime ore le delegazioni hanno trovato una quadra: «Proporremo una rinnovata politica progressista ed ecologista, marcatamente di sinistra e di centrosinistra, per fronteggiare l’avanzata della destra», spiegano i promotori. E ancora: «L’obiettivo è quello di rimediare all’immobilismo dei pentastellati pungolando il Pd nelle decisioni importanti per i marchigiani». La lista sarà in sostanza il perno da sinistra della coalizione che sostiene la candidatura di Maurizio Mangialardi (Pd), i nomi forti sono quattro: gli ex 5s Gianni Maggi e Romina Pergolesi e i demoprogressisti Gianluca Busilacchi e Massimo Montesi.

«Vogliamo plasmare un nuovo progetto politico in grado di far emergere persone competenti, che si sono sempre impegnati in questi anni per risolvere i problemi di questa regione. Non ci stiamo a regalare la regione su un piatto d’argento alle destre delle cene nostalgiche, facendola così regredire al medioevo». L’attacco è ovviamente diretto al M5s «ufficiale», che affronterà le urne in solitaria, decisione assunta senza nemmeno passare per la piattaforma Rousseau – come invocato a più riprese dagli scissionisti – e fingendo di ignorare quello che è accaduto in Liguria, dove la quadra è stata trovata intorno al nome del giornalista Ferruccio Sansa.

Nelle Marche, peraltro, ci sarebbe stato anche un precedente amministrativo, il cosiddetto «Laboratorio Pesaro», con la consigliera pentastellata Francesca Frenquellucci che è entrata nella giunta del sindaco Matteo Ricci (Pd) lo scorso gennaio. I sondaggi per settembre, comunque, non sono dei più felici: la destra di Francesco Acquaroli (Fdi) parte avanti di almeno cinque punti e il M5s balla intorno alla soglia di sbarramento. È evidente che, anche se in politica le somme non sempre fanno il totale, l’alleanza avrebbe potuto rappresentare un mattoncino utile a tutti. La nuova lista giallorossa proverà a colmare questo gap e dalla settimana prossima, dopo il varo di un nome e di un simbolo, si procederà alla stesura delle proposte elettorali e alla composizione delle liste, che comprenderanno «rappresentanti del mondo del lavoro, dell’ambiente, professionisti della sanità e della società civile».