Quasi dieci anni fa scoppiava la crisi dei mutui subprime negli Usa. Il re era nudo, il ruolo nefasto della finanza ormai evidente, gli stipendi dei manager diventati improvvisamente intollerabili e scandalosi. Nel 2007, l’anno della crisi e del crollo della Borsa di Wall Street, la remunerazione dei bancari delle quattro principali banche statunitensi era aumentata del 9% arrivando a 66 miliardi di dollari, mentre le rispettive banche perdevano 50 miliardi di capitalizzazione in Borsa. I dipendenti venivano pagati in media 350 mila dollari a testa per bruciare ognuno 274mila dollari. Con centinaia di milioni di dollari per ciascun banchiere...