Nella sezione Histoire(s) du cinéma, in cui il Festival di Locarno accoglie titoli che interrogano le forme del cinema, è stato presentato The Case Of The Vanishing Gods del cineasta e restauratore di pellicole statunitense Ross Lipman, un «essay film» sui generis, una fantasmagoria nera sul rapporto tra cinema e ventriloquio in cui il teatro delle marionette incontra l’animazione e la tragedia greca sconfina nell’horror. Esperto nel riportare a nuova vita il cinema delle origini e indipendente, da Cassavetes a Kenneth Anger fino al recente Juniper Tree di Nietzchka Keene, nel 2015 Lipman ha anche firmato Not Film, documentario sulla...