C’è un filo rosso che, da Dove finisce Roma (2012) sino a La stagione che verrà (2015), lega i testi di Paola Soriga: l’attenzione al passaggio della linea d’ombra che separa l’adolescenza dal pieno ingresso nell’età adulta. Ingresso in un mondo che non concede molto, segnato com’è da precarietà, solitudine e disillusione. Vale anche per il nuovo libro di Soriga, Maicolgécson (Mondadori, pp. 179, euro 17,50). A dire la verità Remigia Porcu, la protagonista, la linea d’ombra non la oltrepassa. La vede da lontano, perché è una bambina. E vorrebbe che fosse come gliela fa sognare l’immaginario che inonda di...