«Il verde, unica fonte, mossa dal Sole, della vita»: in un articolo su l’Extraterrestre di fine 2018, Giorgio Nebbia (morto il 3 luglio scorso) dava un andamento poetico a una constatazione scientifica. Nello stesso periodo, a proposito delle miniere insanguinate, scriveva: «Agli africani il dolore e la fatica del lavoro». Un tema, quello della violenza umana e ambientale nei processi di produzione scambio e consumo, che egli sviluppò nel testo La violenza delle merci (Ecoistituto del Veneto,1999). Contro un capitalismo sanguinoso e insostenibile, imperialistico e bellicoso, iniquo e distruttivo, l’ecologia poteva essere uno strumento di conoscenza «utile a diffondere la...