Giorgio Nebbia è stato insieme a Laura Conti il fondatore della scienza ecologica in Italia. È inutile pensare di racchiudere in poche righe il grande contributo che ha dato sul piano scientifico e politico al nostro paese, ma vorrei sottolineare la sua capacità di coniugare il marxismo con l’ecologia che è quello che oggi ci manca per far ripartire una sinistra all’altezza delle sfide del nostro tempo.

Ho avuto il piacere e l’onore di conoscere Giorgio Nebbia nella sua casa romana nel lontano ottobre del 1983.

Mi aveva chiesto di andare a casa sua perché aveva beccato una brutta influenza e mi ricevette con grande cordialità che mi imbarazzava: io ero un ricercatore di sociologia economica alle prime armi e lui già affermato docente universitario e padre della merceologia «critica», una disciplina che grazie al suo contributo usciva allora dalle secche di una sorta di toponomastica delle merci.

Curò con grande generosità la preziosa postfazione al mio volume Mercanti, Imprenditori, Consumatori: dipendenza e questione alimentare ( F. Angeli 1984) e poi mi mise in contatto diretto con Giovanna Ricoveri, sua grande amica e compagna di viaggio in quella entusiasmante avventura della rivista Capitalismo, Natura, Socialismo»che ha dato una grande contributo di analisi e proposte per uscire da questo modello di sviluppo capitalistico distruttivo di risorse umane e ambientali.

Ci mancherei tanto Giorgio ma il tuo grande lavoro non andrà perduto e la sensibilità ambientale delle nuove generazioni lo stanno dimostrando in questi ultimi tempi.

Grazie per tutto quello che hai fatto.