Come una sorta di nume tutelare che si sente il bisogno ogni tanto di evocare, Wallace Stevens compare – sebbene solo in epigrafe – anche nell’ultimo libro di John Banville, suo grande ammiratore: sono suoi i versi che motivano il titolo dell’ultimo romanzo dello scrittore irlandese, La chitarra blu (traduzione di Irene Abigail Piccinini, pp. 284, euro 18,00), poche parole che rimandano a un mondo in cui il reale viene percepito, prima ancora che nella sua visibilità, nei suoi valoro tattili. Non a caso, Oliver Orme, il protagonista, è un pittore, per quanto rinunciatario e ormai sfiduciato rispetto al suo...