Una intrigante storia alla Mike Patton. Lo statunitense è artista poliedrico e mai banale, ed anche in questa occasione non delude chi lo segue e soprattutto, riesce a catturare l’attenzione di chi ancora non lo conosce. Protagonista è la band degli esordi, quella messa in piedi con gli amici dell’adolescenza. Parliamo dei Mr. Bungle che qui ritornano dopo venti anni dall’ultimo California, presentando coraggiosamente il conto a sé stessi e in contemporanea, gettandosi nella mischia del metal hardcore odierno.  Compiono tale azione con un gioco di specchi di grande intelligenza, risuonando da capo il loro primo album di otto brani, originariamente edito esclusivamente come musicassetta, a cui ne aggiungono tre scritti all’epoca e mai prima realizzati. Il risultato è sorprendente: Spruance, Patton e Dunn, gli ex ragazzi di Eureka, California, assoldano due eroi giovanili che han fatto la storia del genere, Scott Ian e Dave Lombardo già negli Anthrax e Slayer, pubblicando un disco entusiasmante che sembra ideato oggi e non nel 1986. Il talento sfumato di allora è maturato al meglio, come si ascolta nell’energia espressa in Glutton For Punishement, Eracist e Hypocrites/Habla Español O Muere.